Compiti autentici …a Gambolò!
Archivio compiti autentici
a cura di Antonella Caruana
- La Commissione valutazione ha realizzato all’interno del sito della nostra scuola sotto la voce valutazione, un archivio dei compiti autentici svolti dalle diverse classi degli ordini di scuola infanzia, primaria e secondaria di primo grado a partire dall’anno scolastico 2013/2014.
L’iniziativa di promuovere uno spazio dedicato alla catalogazione dei compiti autentici si pone come obiettivo, quello di informare e formare i colleghi che attraverso quest’ area, hanno la possibilità di visionare i compiti realizzati in uno spirito di confronto e condivisione attiva. La carrellata di compiti autentici raccolti nell’archivio vuole essere una proposta non solo e non tanto di esempi di prestazioni autentiche, quanto un invito a sperimentare una forma di valutazione diversa, a cui la scuola è chiamata rispondendo al cambiamento verso una didattica e un curricolo basato sulle competenze. Trattandosi di uno strumento valutativo “nuovo” e in via di sperimentazione per tutti i docenti dell’I.C., le modalità di progettazione dei compiti autentici, gli itinerari e gli strumenti che sono stati utilizzati in questi due anni hanno subito e subiscono tutt’ora delle evoluzioni, mosse da una parte da una maggior consapevolezza del valore di questa pratica valutativa e dall’altra da una continua formazione e autoformazione sulla tematica. L’ incontro con il professor Mario Castoldi in occasione del seminario AIMC “Indicazioni nazionali e Curricolo in verticale” realizzato a Vigevano fra ottobre/novembre 2014, ad esempio, ha consentito di approfondire ulteriormente la tematica “compiti autentici” e di sperimentare un laboratorio per la progettazione di compiti autentici e rubriche valutative per competenza. Il compito autentico si fonda sulla teoria di Grant Wiggins, ricercatore e specialista di riforme scolastiche che negli anni novanta negli Stati Uniti sostenne una valutazione autentica nel mondo della Misura e Valutazione contrapposta a quella tradizionale. Il prof. M. Comoglio, per primo, ha studiato e portato in Italia le teorie di Wiggins costruite sulla convinzione che l’apprendimento scolastico non si dimostra con l’accumulo di nozioni, ma con la capacità di trasferire e di utilizzare la conoscenza acquisita a contesti reali. Il compito autentico, dunque, ha lo scopo di verificare le abilità degli studenti in contesti operativi reali o simili al reale, mettendo realmente a prova le competenze cognitive, metacognitive che hanno acquisito, utilizzando in modo significativo un ampio numero non solo di conoscenze, ma anche di abilità.
Un compito si può considerare autentico quando: - è realistico: simula i modi in cui nel mondo reale vengono verificate le conoscenze e le abilità di una persona;
- richiede giudizio e innovazione: lo studente deve usare conoscenze e abilità in modo saggio ed efficace per risolvere problemi non strutturati o mal strutturati. Egli deve stendere un piano di lavoro e la ricerca della soluzione deve implicare molto più del seguire una serie di procedure stabilite o il riempimento di spazi vuoti;
- chiede allo studente di “fare” la disciplina scolastica: invece di riesporre attraverso la dimostrazione o di ripetere a memoria ciò che è stato insegnato oppure ciò che si sa già, lo studente deve portare avanti una ricerca e lavorare a un progetto;
- copia o simula i contesti in cui gli adulti vengono verificati, sul posto di lavoro, nella comunità civile e in famiglia;
- accerta la capacità dello studente di usare efficacemente ed efficientemente un repertorio di conoscenze e abilità per risolvere un compito complesso e non un semplice esercizio di ripetizione.Si realizza un’importante trasformazione:
DAL SAPERE SCOLASTICO | AL SAPERE REALE |
astratto | concreto |
sistematico | intuitivo |
logico | pratico |
generale | particolare |
individuale | sociale |
rigido | flessibile |
analitico | globale |
Il compito autentico deve impegnare i bambini/ragazzi nella risoluzione di una situazione problematica grazie alla messa in campo in maniera non ripetitiva e banale di quanto appreso nel percorso didattico, sollecitando la valorizzazione delle conoscenze, delle abilità apprese e delle altre caratteristiche personali nella loro integrazione. L’esecuzione del compito deve consentire di esprimere un giudizio “predittivo” riguardo a ciò che i bambini/ragazzi sarebbero capaci di fare qualora si trovassero in un contesto reale.
CARATTERISTICHE DEL COMPITO AUTENTICO |
ASPETTI CORRELATI |
Gli studenti devono spiegare, interpretare,giustificare e non dare solo risposte esatte | Motivare, pensare criticamente, conoscenza profonda |
Gli studenti conoscono in anticipocome verrà valutata la prestazione | Regolazione e monitoraggio del comportamento |
La prestazione richiesta dal compito è verosimile | Confronto con la realtà, trasferimento di conoscenze in ambiti diversi |
Il compito non è di routin | Creatività, problem solving, contestualizzazione delle informazioni |
È stato necessario predisporre una griglia di progettazione dei compiti autentici, adottata da tutto l’Istituto. La griglia è stata progettata dalle Commissione Valutazione/Continuità grazie ad un lavoro di documentazione di diversi modelli prodotti dalla letteratura in materia.
Riportiamo di seguito il modello della griglia; in corsivo vengono riportate semplici indicazioni per la progettazione del compito autentico, assicurando coerenza fra le azioni dei diversi soggetti coinvolti, modalità di svolgimento, focus valutativo e indicatori di valutazione.
I team di ogni ordine di scuola dell’Istituto hanno realizzato compiti autentici per ambito (linguistico e matematico) con scadenza bimensile.
plesso | classe |
TITOLO E TESTO DEL COMPITO AUTENTICO il testo: • è diretto ai bambini/ragazzi ; • è formulato con enunciati chiari ed esaustivi, in cui siano esplicitati le consegne, le modalità di lavoro e i risultati attesi; • individua in una situazione problematica l’input per la realizzazione del compito autentico. |
TEMPO DI RIFERIMENTO: rispetto alla programmazione |
TEMPO STIMATO PER LA REALIZZAZIONE DEL COMPITO: in ore |
OBIETTIVO DEL COMPITO: esito finale del compito |
MODALITA’ DI LAVORO: INDIVIDUALE DI GRUPPO |
COSA FA L’ALUNNO: elenco delle azioni dell’alunno nelle diverse fasi di: • input: analisi delle informazioni, conoscenze, esperienze acquisite necessarie alla realizzazione del compito; • processo: elaborazione delle informazioni, conoscenze…; • output: risultati e trasferibilità in altri contesti. |
COSA FA L’INSEGNANTE: elenco delle azioni dell’insegnante (es. predispone il setting, osserva, registra, monitora…) |
CAMPO/I D’ESPERIENZA o DISCIPLINA/E CONVOLTO/I/A/E | COMPETENZE ATTESE: dalla programmazione e dal curricolo in verticale |
MATERIALI: se previsti |
STRUMENTI: se previsti |
VALUTAZIONE esplicitazione dei criteri che determinano la valutazione e l’attribuzione dei livelli LIVELLO BASE: LIVELLO INTERMEDIO: LIVELLO AVANZATO: |
AUTOVALUTAZIONE: se realizzata |
Riportiamo di seguito a titolo esemplificativo una griglia di un compito autentico realizzato nelle classi V:
CLASSE Quinte | PLESSO Gambolò – Tromello |
Finalmente la cameretta è pronta! Tutti sono felici, anche i nonni di Paola, che decidono di regalare alla nipotina un bellissimo tappeto colorato con la scritta “GOOD LUCK!”, da mettere al centro della stanzetta: prova tu a suggerire ai nonni le misure del tappeto! |
TEMPO DI RIFERIMENTO: aprile |
TEMPO STIMATO PER LA REALIZZAZIONEDEL COMPITO: sette /otto ore |
OBIETTIVO DEL COMPITO: risolvere una situazione reale, effettuando tuttele procedure necessarie nei vari passaggi, per rispondere alle diverse richieste. |
MODALITA’ DI LAVORO: X INDIVIDUALE X DI GRUPPO |
COSA FA L’ALUNNO: analizza le informazioni e le rielabora prima in modoindividuale e poi in piccolo e grande gruppo. Estrapola le informazioni principali da poter applicare in altri contesti simili. |
COSA FA L’INSEGNANTE: predispone il materiale, lo presenta, osserva, monitora e registra i risultati. Conduce le conversazioni in piccolo e grande gruppo. |
DISCIPLINA/E CONVOLTA/E: matematica, Tecnologia- Informatica, geografia |
COMPETENZE ATTESE:-L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice. -Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. -Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. -Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diversa dalla propria. -Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. -Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. -Riconosce ed utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione…). -Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. -Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. -Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura. -Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed e in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. -Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. -Si orienta nello spazio utilizzando i punti di riferimento. |
MATERIALI: copie del testo, carta millimetrata. |
STRUMENTI: calcolatrice, strumenti geometrici, PC del laboratorio di informatica. |
VALUTAZIONE: LIVELLO BASE: ha saputo selezionare solo in parte i materiali, le conoscenze e le informazioni utili per la soluzione dei problemi; ha presentato a fatica il lavoro nei tempi stabiliti. LIVELLO INTERMEDIO: ha saputo selezionare gran parte dei materiali, delle conoscenze e delle informazioni utili per la soluzione del problema; ha presentato il lavoro nei tempi stabiliti. LIVELLO AVANZATO: ha saputo selezionare i materiali, tutte le conoscenze e le informazioni utili per la soluzione dei problemi; ha tempificato e monitorato l’attività nelle singole fasi e ha presentato il lavoro nei tempi stabiliti. |
AUTOVALUTAZIONE: Alla fine dell’attività, dopo la discussione in grande gruppo, i bambini ripensano a quanto realizzato in piccolo gruppo e verificano se le riflessioni realizzate sono state efficaci. Infine ciascuno esprime con uno “smile” il gradimento dell’attività, al termine della stessa. |
Buona lettura!