Apprendimento rovesciato
Un’esperienza di Flipped Classeroom nelle classi quarte di Tromello.
A cura di Giovanna Panigada
Gli alunni della IV A e IV B di Tromello, in accordo con l’insegnante, hanno provato, nelle ore di Storia, affrontando “I Cretesi” e “I Popoli Italici”, un nuovo modello di apprendimento: Flipped Classroom, Didattica Rovesciato o Apprendimento Rovesciato. L’insegnante non è più solo un “dispensatore di fatti”, ma diventa così una guida per far comprendere. Gli studenti si trasformano, in questa situazione, in “discenti attivi” anziché “ricettori” di informazioni.
La “Classe” diventa il “luogo di lavoro”, per il confronto, l’analisi e l’approfondimento dei problemi, la proposta di concetti, l’impegno per un apprendimento. Secondo questo modello, diviso in due tempi e in due ambienti differenti, gli studenti devono, a casa, presso la propria abitazione, fare un lavoro preparatorio; devono studiare i materiali didattici preparati e/o scelti dall’insegnante, che possono essere: video, risorse multimediali, libri o ebook. L’importante è che siano in grado di trattare adeguatamente ed esaustivamente il contenuto proposto. La seconda fase del lavoro didattico avviene, invece, in classe, dove l’insegnante trove gli alunni in parte già preparati e documentati.
Il “rovesciamento”, quindi, non consiste solamente nel metodo di insegnamento utilizzato, ma nel diverso modo di proporre i contenuti e di articolare i tempi di apprendimento. L’utilizzo delle tecnologie digitali, anche in questo caso, aiuta molto. Nello specifico, gli alunni hanno dimostrato interesse, partecipazione e approfondite attività di ricerca, trasformatasi poi in conoscenze, superando così le migliori aspettative. Negli alunni questo modello ha risvegliato la curiosità della conoscenza e l’approfondimento; ha stimolato l’indipendenza e la creatività; ha permesso ai soggetti più dotati di esercitarsi su attività diversificate e complesse.
Esperienza positiva che pensiamo di riproporre nel prossimo anno scolastico.