Ultima modifica: 1 Aprile 2022

Una favola per parlare di Autismo

Un’immersione in punta di piedi nel mondo di Blu, un gattino autistico, per imparare ad accogliere le differenze.

di Angela Aiello

Un’immersione in punta di piedi nel mondo di Blu, un gattino autistico, per imparare ad accogliere le differenze.

In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, il nostro Istituto Comprensivo “G. & G. Robecchi” di Gambolò ha aderito ad un’iniziativa proposta da “La rete Blu”, sportelli autismo Lombardia, che prevedeva la realizzazione nelle classi di un “ANGOLO BLU”.

Da quest’iniziativa è nato un progetto di sensibilizzazione sullo spettro autistico che, attraverso l’utilizzo del delicato linguaggio della favola “IL GATTO BLU” di Tiziana Capocaccia, ha visto coinvolta la classe prima sezione C, del plesso di Gambolò.

Nella favola l’autismo ha un colore differente, è blu. La storia racconta la vita di una famiglia di gatti, ciascuno con le sue caratteristiche fisiche e caratteriali, e tra di loro spicca Blu, un gattino che vede e vive il mondo in modo insolito rispetto agli altri.

Attraverso la metafora del gattino di un colore diverso e ad una serie di attività, giochi ed esperienze pratiche, i bambini hanno preso confidenza col concetto di differenza e di quanto sia importante accettare e rispettare le caratteristiche di ciascuno.

Hanno scoperto la CAA (comunicazione aumentativa alternativa) ed imparato ad usare il disegno come tecnica comunicativa; come nella storia, si son divertiti passandosi dei gomitoli di lana da un capo all’altro della classe fino a far sì che il filo creasse una rete di condivisione tra loro e, dopo aver costruito queste reti, hanno visto come cooperando tutti insieme era più facile entrare ed uscire da esse.

Il gatto blu ha insegnato loro quanto ogni bambino possa essere unico ed originale a modo suo, e che la diversità può trasformarsi in ricchezza e risorsa da cui imparare sempre qualcosa.

Proprio come racconta la nostra storia: “basta semplicemente sforzarsi un po’ di più per farsi capire e capire anche un gattino blu”.

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