Ultima modifica: 26 Novembre 2014

Un posto occupato

Un posto occupato: contro la violenza sulle donne

occupatoUna donna su tre, al mondo, è stata picchiata, forzata ad avere rapporti sessuali, o ha comunque subito abusi almeno una volta nella sua vita, secondo fonti statistiche ONU. La Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, istituita dall’UNESCO il 25 novembre (http://www.unric.org/it/attualita/27158-unesco-violenza-contro-le-donne),  deve ricordarci la portata patologica di questo problema e le terribili conseguenze per la salute e il benessere individuali, così come per lo sviluppo sociale ed economico.

POSTO OCCUPATO è un’idea, un dolore, un pensiero, una reazione che ha cominciato a prendere forma man mano che i numeri crescevano e cresceva l’indignazione di fronte alla notizia dell’ennesima donna assassinata.

Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto nella società, sul tram, a scuola, in metropolitana.
E noi quel posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga, per simbolizzare un’assenza che avrebbe dovuto essere presenza se non ci fosse stato l’incrocio fatale con un uomo che ha manifestato la sua bestialità, ammantandola di un “amore” che altro non è che disprezzo. Con un definitivo e ultimo gesto per sancire un presunto diritto di proprietà.

 

Questa iniziativa (http://postoccupato.org/) si rivolge ai singoli cittadini così come alle Istituzioni, le Associazioni e agli Enti di ogni genere.

La nostra scuola ha deciso di aderire perché siamo convinti che sollecitare le nuove generazioni alla sensibilizzazione al problema sia un passo fondamentale per sconfiggere questa barbarie.

Nella settimana che va dal 24 al 28 novembre, nelle classi terze della scuola secondaria di Gambolò e in un aula visibile a tutti coloro che accedono all’istituto verrà riservato un  “posto occupato”, in memoria di una simbolica vittima di violenza, che avrebbe potuto essere lì, secondo le modalità proposte dall’iniziativa: una sedia vuota, con indumenti di colore rosso, che simboleggiano il sangue versato, e un cartello esplicativo.

 

Nella giornata del 25 novembre le insegnanti lasceranno spazio alla riflessione guidata ed al dibattito, coinvolgendo gli alunni e le alunne delle classi terze.

Ecco il “posto occupato” realizzato presso la nostra scuola sec. I° di Gambolò

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