Ultima modifica: 4 Marzo 2015

Compiti autentici …a Gambolò!

Archivio compiti autentici

a cura di Antonella Caruana
  • La Commissione valutazione ha realizzato all’interno del sito della nostra scuola sotto la voce valutazione, un archivio dei compiti autentici svolti dalle diverse classi degli ordini di scuola infanzia, primaria e secondaria di primo grado a partire dall’anno scolastico 2013/2014.
    L’iniziativa di promuovere uno spazio dedicato alla catalogazione dei compiti autentici si pone come obiettivo, quello di informare e formare i colleghi che attraverso quest’ area, hanno la possibilità di visionare i compiti realizzati in uno spirito di confronto e condivisione attiva. La carrellata di compiti autentici raccolti nell’archivio vuole essere una proposta non solo e non tanto di esempi di prestazioni autentiche, quanto un invito a sperimentare una forma di valutazione diversa, a cui la scuola è chiamata rispondendo al cambiamento verso una didattica e un curricolo basato sulle competenze. Trattandosi di uno strumento valutativo “nuovo” e in via di sperimentazione per tutti i docenti dell’I.C., le modalità di progettazione dei compiti autentici, gli itinerari e gli strumenti che sono stati utilizzati in questi due anni hanno subito e subiscono tutt’ora delle evoluzioni, mosse da una parte da una maggior consapevolezza del valore di questa pratica valutativa e dall’altra da una continua formazione e autoformazione sulla tematica. L’ incontro con il professor Mario Castoldi in occasione del seminario AIMC “Indicazioni nazionali e Curricolo in verticale” realizzato a Vigevano fra ottobre/novembre 2014, ad esempio, ha consentito di approfondire ulteriormente la tematica “compiti autentici” e di sperimentare un laboratorio per la progettazione di compiti autentici e rubriche valutative per competenza. Il compito autentico si fonda sulla teoria di Grant Wiggins, ricercatore e specialista di riforme scolastiche che negli anni novanta negli Stati Uniti sostenne una valutazione autentica nel mondo della Misura e Valutazione contrapposta a quella tradizionale. Il prof. M. Comoglio, per primo, ha studiato e portato in Italia le teorie di Wiggins costruite sulla convinzione che l’apprendimento scolastico non si dimostra con l’accumulo di nozioni, ma con la capacità di trasferire e di utilizzare la conoscenza acquisita a contesti reali. Il compito autentico, dunque, ha lo scopo di verificare le abilità degli studenti in contesti operativi reali o simili al reale, mettendo realmente a prova le competenze cognitive, metacognitive che hanno acquisito, utilizzando in modo significativo un ampio numero non solo di conoscenze, ma anche di abilità.
    Un compito si può considerare autentico quando:
  •  è realistico: simula i modi in cui nel mondo reale vengono verificate le conoscenze e le abilità di una persona;
  • richiede giudizio e innovazione: lo studente deve usare conoscenze e abilità in modo saggio ed efficace per risolvere problemi non strutturati o mal strutturati. Egli deve stendere un piano di lavoro e la ricerca della soluzione deve implicare molto più del seguire una serie di procedure stabilite o il riempimento di spazi vuoti;
  • chiede allo studente di “fare” la disciplina scolastica: invece di riesporre attraverso la dimostrazione o di ripetere a memoria ciò che è stato insegnato oppure ciò che si sa già, lo studente deve portare avanti una ricerca e lavorare a un progetto;
  • copia o simula i contesti in cui gli adulti vengono verificati, sul posto di lavoro, nella comunità civile e in famiglia;
  • accerta la capacità dello studente di usare efficacemente ed efficientemente un repertorio di conoscenze e abilità per risolvere un compito complesso e non un semplice esercizio di ripetizione.Si realizza un’importante trasformazione:
DAL SAPERE SCOLASTICO AL SAPERE REALE        
astratto concreto
sistematico intuitivo
logico pratico
generale particolare
individuale sociale
rigido flessibile
analitico globale

Il compito autentico deve impegnare i bambini/ragazzi nella risoluzione di una situazione problematica grazie alla messa in campo in maniera non ripetitiva e banale di quanto appreso nel percorso didattico, sollecitando la valorizzazione delle conoscenze, delle abilità apprese e delle altre caratteristiche personali nella loro integrazione. L’esecuzione del compito deve consentire di esprimere un giudizio “predittivo” riguardo a ciò che i bambini/ragazzi sarebbero capaci di fare qualora si trovassero in un contesto reale.

CARATTERISTICHE

DEL COMPITO AUTENTICO

ASPETTI CORRELATI
Gli studenti devono spiegare, interpretare,giustificare e non dare solo risposte esatte Motivare, pensare criticamente, conoscenza profonda
Gli studenti conoscono in anticipocome verrà valutata la prestazione Regolazione e monitoraggio del comportamento
La prestazione richiesta dal compito è verosimile Confronto con la realtà, trasferimento di conoscenze in ambiti diversi
Il compito non è di routin Creatività, problem solving, contestualizzazione delle informazioni

È stato necessario predisporre una griglia di progettazione dei compiti autentici, adottata da tutto l’Istituto. La griglia è stata progettata dalle Commissione Valutazione/Continuità grazie ad un lavoro di documentazione di diversi modelli prodotti dalla letteratura in materia.
Riportiamo di seguito il modello della griglia; in corsivo vengono riportate semplici indicazioni per la progettazione del compito autentico, assicurando coerenza fra le azioni dei diversi soggetti coinvolti, modalità di svolgimento, focus valutativo e indicatori di valutazione.
I team di ogni ordine di scuola dell’Istituto hanno realizzato compiti autentici per ambito (linguistico e matematico) con scadenza bimensile.

plesso classe
TITOLO E TESTO DEL COMPITO AUTENTICO
il testo:
• è diretto ai bambini/ragazzi ;
• è formulato con enunciati chiari ed esaustivi, in cui siano esplicitati le consegne, le modalità di lavoro e i risultati attesi;
• individua in una situazione problematica l’input per la realizzazione del compito autentico.
TEMPO DI RIFERIMENTO:    
rispetto alla programmazione
TEMPO STIMATO PER LA REALIZZAZIONE DEL COMPITO:
in ore
OBIETTIVO DEL COMPITO:
esito finale del compito
MODALITA’ DI LAVORO:
 INDIVIDUALE
 DI GRUPPO
COSA FA L’ALUNNO:
elenco delle azioni dell’alunno nelle diverse fasi di:
• input: analisi delle informazioni, conoscenze, esperienze acquisite necessarie alla realizzazione del compito;
• processo: elaborazione delle informazioni, conoscenze…;
• output: risultati e trasferibilità in altri contesti.
COSA FA L’INSEGNANTE:
elenco delle azioni dell’insegnante (es. predispone il setting, osserva, registra, monitora…)
CAMPO/I D’ESPERIENZA o DISCIPLINA/E CONVOLTO/I/A/E COMPETENZE ATTESE:
dalla programmazione e dal curricolo in verticale
MATERIALI:
se previsti
STRUMENTI:
se previsti
VALUTAZIONE esplicitazione dei criteri che determinano la valutazione e l’attribuzione dei livelli
LIVELLO BASE:
LIVELLO INTERMEDIO:
LIVELLO AVANZATO:
AUTOVALUTAZIONE: se realizzata

Riportiamo di seguito a titolo esemplificativo una griglia di un compito autentico realizzato nelle classi V:

CLASSE Quinte                        PLESSO Gambolò – Tromello
TITOLO E TESTO DEL COMPITO AUTENTICO
LA CAMERETTA DA ARREDAREI genitori di Paola devono arredare la cameretta della loro bambina che ormai è cresciuta. Decidono di contattare il mobilificio del paese per avere un preventivo di costo. Si recano in negozio dopo aver preso le misure della stanzetta e visionano con l’arredatrice alcuni cataloghi a disposizione. Notano subito una bellissima cameretta composta da armadio, letto, comodino, scrivania, sedia e libreria. Scelgono i colori: lilla e giallo. Ritornano al mobilificio dopo una settimana per visionare il preventivo: euro 3037, compreso di trasporto e montaggio! Un po’ troppo, pensano i genitori, non credevano di spendere così tanto!
Decidono allora di guardarsi intorno e sfogliano un catalogo trovato nella cassetta della posta. Si recano a Trezzano sul Naviglio, in una catena di mobili a basso costo. Anche qui trovano una cameretta simile a quella già vista: stesso colore e mobili quasi uguali!!! Evviva il prezzo è inferiore: euro 2950, con sconto del 10% (senza rateazione). Mamma e papà vanno per formalizzare l’acquisto, ma scoprono che ci sono dei costi aggiuntivi: trasporto dei mobili 6,5% sulla cifra totale e montaggio 8%.
Ora consiglia tu dove conviene acquistare la cameretta nuova. Attento! Non dimenticare di considerare i costi del carburante che i genitori di Paola hanno consumato per raggiungere il negozio di Trezzano sul Naviglio.
Tu sai dove si trova Trezzano sul Naviglio? Localizzalo, utilizzando Google maps: potrai anche scoprire la distanza da Gambolò e i costi di tragitto!
I genitori di Paola, dopo aver preso la loro decisione riguardo all’acquisto, devono risolvere un nuovo problema: non sono soddisfatti della disposizione dei mobili nella nuova cameretta, così come viene rappresentato nella piantina, che gli arredatori hanno preparato! Chiedono allora aiuto a Paola, che a scuola è molto brava in geometria!
Immagina di essere Paola e, utilizzando la carta millimetrata, prova a disporre, secondo i tuoi gusti personali gli arredi che compongono la nuova cameretta. Prima di metterti all’opera, devi conoscere le misure necessarie.Stanzetta da arredare:PIANTINAHai notato che non c’è alcun calorifero? Come mai? Come viene trasmesso il calore nelle abitazioni di ultima generazione?
-Mobili da disporre:
armadio: lunghezza 200 centimetri, larghezza 60 centimetri;
comodino: lunghezza 50 centimetri, larghezza 40 centimetri;
letto: lunghezza 180 centimetri, larghezza 90 centimetri;
scrivania: lunghezza 150 centimetri, larghezza 90 centimetri;
libreria: lunghezza 80 centimetri, larghezza 90 centimetri.Ti sei accorto che non ti abbiamo indicato le misure dell’altezza? Sapresti dire il perché?

 

 

 

Finalmente la cameretta è pronta! Tutti sono felici, anche i nonni di Paola, che decidono di regalare alla nipotina un bellissimo tappeto colorato con la scritta “GOOD LUCK!”, da mettere al centro della stanzetta: prova tu a suggerire ai nonni le misure del tappeto!
TEMPO DI RIFERIMENTO:           
aprile
TEMPO STIMATO PER LA REALIZZAZIONEDEL COMPITO:
sette /otto ore
OBIETTIVO DEL COMPITO:
risolvere una situazione reale, effettuando tuttele procedure necessarie nei vari passaggi, per rispondere alle diverse richieste.
MODALITA’ DI LAVORO:
X INDIVIDUALE
X DI GRUPPO
COSA FA L’ALUNNO:
analizza le informazioni e le rielabora prima in modoindividuale e poi in piccolo e grande gruppo. Estrapola le informazioni principali da poter applicare in altri contesti simili.
COSA FA L’INSEGNANTE:
predispone il materiale, lo presenta, osserva, monitora e registra i risultati. Conduce le conversazioni in piccolo e grande gruppo.
DISCIPLINA/E CONVOLTA/E:
matematica, Tecnologia- Informatica, geografia
COMPETENZE ATTESE:-L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice.
-Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
-Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
-Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diversa dalla propria.
-Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.
-Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
-Riconosce ed utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione…).
-Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
-Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
-Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.
-Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed e in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.
-Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
-Si orienta nello spazio utilizzando i punti di riferimento.
MATERIALI:
copie del testo, carta millimetrata.
STRUMENTI:
calcolatrice, strumenti geometrici, PC del laboratorio di informatica.
VALUTAZIONE:
LIVELLO BASE: ha saputo selezionare solo in parte i materiali, le conoscenze e le informazioni utili per la soluzione dei problemi; ha presentato a fatica il lavoro nei tempi stabiliti.
LIVELLO INTERMEDIO: ha saputo selezionare gran parte dei materiali, delle conoscenze e delle informazioni utili per la soluzione del problema; ha presentato il lavoro nei tempi stabiliti.
LIVELLO AVANZATO: ha saputo selezionare i materiali, tutte le conoscenze e le informazioni utili per la soluzione dei problemi; ha tempificato e monitorato l’attività nelle singole fasi e ha presentato il lavoro nei tempi stabiliti.
 AUTOVALUTAZIONE:
Alla fine dell’attività, dopo la discussione in grande gruppo, i bambini ripensano a quanto realizzato in piccolo gruppo e verificano se le riflessioni realizzate sono state efficaci. Infine ciascuno esprime con uno “smile” il gradimento dell’attività, al termine della stessa.

Buona lettura!

titoli e testi
Titolo: Presentazione_ compitiautentici_pdf (16594 clicks)
Etichetta: titoli e testi
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