Ultima modifica: 4 Febbraio 2023

La Giornata della Memoria

Il racconto della Giornata della Memoria da parte di alcuni ragazzi della Scuola Secondaria di Gambolò

di Tommaso Marinone, Giulia Infantino e Luca Bestetti 

Cos’è la Giornata della Memoria?

La data della Giornata della Memoria fa riferimento agli avvenimenti del 27 Gennaio 1945, quando l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz, scoprendo tutti gli orrori commessi dai nazisti. Nel 2005 l’ONU stabilì che il 27 Gennaio di ogni anno sarebbero stati commemorati tutti gli Ebrei deportati e uccisi nei lager.

Alcuni di loro sono:

  • Liliana Segre, senatrice a vita della Repubblica Italiana, autrice di numerosi libri sulla Shoah;
  • Gisèle Guillemot, detenuta in un campo di concentramento femminile, a Ravensbruck;
  • Elie Wiesel, scrittore, giornalista, attivista e sopravvissuto all’Olocausto.

Gambolò – Giornata della Memoria

Ogni anno Gambolò ricorda con cerimonie i caduti della Seconda Guerra Mondiale. In particolare, negli ultimi anni sono state posate numerose “pietre di inciampo”, in piazza, per commemorare i Gambolesi morti nei lager. La nostra scuola si impegna da sempre a partecipare attivamente agli eventi per la Giornata della Memoria con poesie e musica, come è avvenuto quest’anno.

La cerimonia si è aperta con i ragazzi di terza che hanno dato il loro contributo leggendo una parte di un capitolo del libro “Fino a quando la mia stella brillerà” di Liliana Segre

Sono poi state lette alcune poesie: “Never shall I forget” di Elie Wiesel, “Mon amie” di Gisèle Guillemot e “Casa roja” di Juan Carlos Mestre; il tutto è stato accompagnato dal commovente suono delle note di “La lista di Schindler”, intonate dal violino di Irene Ganimede.

Il nostro Sindaco, in un discorso, ha sottolineato l’importanza del dialogo per risolvere le controversie, spiegando che «la violenza genera altra violenza». Ha inoltre chiesto ai ragazzi di imparare a capire i pregi e i difetti di chi governa. 

Il nostro Preside si è invece soffermato sulla rilevanza di “prevenire e costruire la pace”; poi, ha parlato dei superstiti della Shoah che, travolti dal dolore immenso, non sono riusciti per decenni a narrare la loro esperienza. Solo davanti ai giovani, essi hanno trovato il coraggio di raccontare. È quindi molto importante ricordare, commemorare le vittime dell’orrore dell’Olocausto, per non dimenticare.

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